Barbera D’Alba Bric Du Luv 2020 Ca’ Viola
10.00€
Insieme al Barturot, è l’altra etichetta storica della gamma Ca’ Viola. Prodotta per la prima volta nello stesso anno del Dolcetto (1991), è una selezione di Barbera che nasce da una vigna molto vecchia, di quasi 70 anni, nel comune di Montelupo.
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Made in Italy
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Descrizione prodotto
NOTE DEGUSTAZIONE
Il colore è rosso rubino con venature violacee, intenso e cupo. Il naso abbina alle note fruttate classiche del vitigno, singolari e accattivanti note balsamiche e mentolate. In bocca il vino è ampio, morbido, di grande godibilità e serbevolezza, potente ed elegante nello stesso tempo. Finale molto lungo e coerente, con precisi richiami retrolfattivi.
ABBINAMENTI
Tagliolini al ragù, fegatini e gli agnolotti sia in sugo che in brodo
CANTINA
La storia dell’azienda agricola Ca’ Viola inizia a Montelupo Albese, in Langa, quella degli anni Ottanta: colline non ancora famose su cui inizia a spirare un vento nuovo. Beppe affitta la vigna dei sogni, chiamata Barturot, e insieme al fido Maurizio, vinificano le uve nel garage della casa dei genitori. Un giorno Elio Altare assaggia quel vino e incoraggia Beppe a imbottigliare. Esce così la prima etichetta firmata Ca’ Viola. È il 1991.
Si affianca subito un’altra scommessa, a Montelupo, Beppe gestisce anche un piccolo appezzamento di barbera che decide di vinificare secondo nuovi orientamenti, nasce il celebre Bric du Luv, che riassume su di sé l’evoluzione (anzi, la rivoluzione) che sta andando in scena sotto il cielo della Langa. Nascono successivamente le nuove etichette, e nel 2002 la cantina si trasferisce a Dogliani, ma qui la famiglia Ca’ Viola inventa un complesso in cui produzione, consulenza e accoglienza turistica (il relais Villa Bracco sta diventando una realtà) possono coesistere in armonia, uniti dalla medesima filosofia della semplicità e dell’eccellenza.
Nel 2005 inizia il capitolo più prestigioso: condurre una vigna di nebbiolo da Barolo. Il cru Sottocastello di Novello è il prescelto, nella sfida è coinvolto anche il cognato Giancarlo. Entra così in scena la prima etichetta del “Re dei vini”. Dalle colline dei lupi a Dogliani, e di qui fino al Barolo. Tanta strada è stata fatta, tanta ne resta da percorrere, il futuro è già iniziato.
Annata | |
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Vitigni | |
Alcol |
14% |
Formato | |
Regione | |
Origine | |
Temperatura di servizio |
16/18 °C |
Momento di degustarlo | |
Tipologia | |
Abbinamenti |
Agnolotti al sugo di arrosto, Agnolotti in brodo, Fegatini, Tajarin al ragú |